L'effetto serra sta aumentando molto rapidamente. Il Regolamento (UE) n. 517/2014 e la nuova revisione regolano i termini della riduzione della quantità di tonnellate equivalenti di CO2 introdotta nel mercato HVAC.
Nell'affrontare questa tendenza di mercato che significa nuovi prodotti progettati e nuove tecnologie applicate, Swegon offre una testata esperienza e la giusta competenza.
Di seguito, alcune informazioni riguardo la classificazione dei refrigeranti, la carica limite del refrigerante, la progettazione e l’analisi dei rischi, le regole per il trasporto dei refrigeranti infiammabili e la manutenzione e assistenza di unità che impiegano refrigeranti infiammabili.
Ridurre le tonnellate equivalenti di CO2 significa utilizzare refrigeranti a basso GWP (global warming potential).
Molti dei refrigeranti a basso GWP possono essere classificati come infiammabili (A2; A3, B2, B3) o leggermente infiammabili (A2L o B2L).
Swegon ha già iniziato a orientarsi verso nuove gamme di unità con un design tecnico adeguato per refrigeranti A2L (non tossico e leggermente infiammabile) e refrigerante naturale A3 (non tossico e infiammabile).
A seconda delle caratteristiche del luogo di installazione, rispettivamente di Classe I, II, Classe III o IV, e del tipo di accesso, nell’unità viene consentita una carica di refrigerante limitata (EN378-1). Per le unità idroniche Swegon, come refrigeratori, pompe di calore, unità multifunzione, la Classe di installazione è III, vale a dire interna, in sale macchine o esterna.
Swegon ha sviluppato unità adatte a funzionare con refrigeranti infiammabili sviluppando design e tecniche uniche, in modo da ridurre al minimo qualsiasi rischio di infiammabilità.
A seconda del modello e della configurazione dell'unità, l'allarme del rivelatore di fughe segnala la perdita di refrigerante e consente l'intervento necessario secondo la procedura di emergenza richiesta dalla normativa EN378.
Il rivelatore di refrigerante deve essere sottoposto a un controllo e una calibrazione periodici (ulteriori informazioni sono descritte nel manuale dell'unità Swegon).
Il trasporto di unità con refrigerante infiammabile è consentito sia su strada che via mare.
IMPORTANTE:
Seguire le prescrizioni dell'ADR per l'esenzione totale (quantità di refrigerante inferiore a 12 kg) o per l'esenzione parziale (quantità di refrigerante da 12 kg a 333 kg). Per il trasporto via nave è richiesto il documento MDGF (Modulo pericoloso multimodale).
NON E’ CONSENTITO il trasporto aereo (IATA).
Il personale che presta servizio di assistenza è tenuto ad acquisire adeguate competenze secondo la norma EN 13313 e capacità pratica secondo EN788.
E' richiesta anche la certificazione F-Gas (regolamento europeo 517/2014).
È richiesta una buona conoscenza della legislazione, dei regolamenti e degli standard nella gestione dei refrigeranti infiammabili (attraverso corsi di formazione adeguati, anche forniti da Swegon su richiesta).
Il personale specializzato deve sapere come gestire le perdite di refrigerante, deve essere esperto in materia di prevenzione, movimentazione delle bombole, carica dell'unità, rilevamento delle perdite, recupero e smaltimento, ecc.
È richiesta anche un'adeguata certificazione di brasatura.
Dispositivi di servizio adeguati sono obbligatori quando si maneggiano refrigeranti infiammabili in atmosfere esplosive. Qualsiasi dispositivo come pompa del vuoto, sistemi di recupero, rilevatore di perdite, rilevatori di refrigerante appropriati, kit di calibrazione, ventola esterna, deve essere selezionato e utilizzato correttamente da personale di servizio competente.
IMPORTANTE: Non deve essere presente nessuna sorgente di innesco nei dispositivi di servizio. I dispositivi di servizio dei refrigeranti classificati A1 (non infiammabili) non sono consigliati in presenza di refrigerante infiammabile.
